martedì 21 luglio 2015

C'è tutto un mondo!

Ho appena terminato di leggere "La sposa" di Mauro Covacich. Una serie di racconti, alcuni della vita reale, altri di fantasia, altri ancora presi dalla realtà ma manipolati dall'autore; quindi verosimili.
Il libro mi ha divertito, l'ho trovato scorrevole e accattivante. Poi ho scoperto che "La sposa" si è classificata al secondo posto nell'ultima edizione del premio Strega. Il primo, "La ferocia", mi sono riservato di leggerlo e commentarlo prima possibile.
A questo punto i primi dubbi, sottolineo che il lavoro di Covacich è godibile, ma in effetti dovrebbe essere il secondo migliore libro italiano degli ultimi mesi. Non è così!
Conosco autori che lavorano con case editrici meno importanti che sanno diffondere emozioni migliori e soprattutto più originali. Perchè non possono a partecipare a questi importanti premi? Come vengono scelti i libri dei più noti concorsi?
Allora penso alla musica, alla mia musica. Pur essendo "Uno che scrive" (ho pubblicato sei romanzi), vivo e mantengo la mia famiglia grazie ai miei studi musicali.
Il parallelo con il festival di Sanremo viene spontaneo. Chi sono i musicisti, compositori e cantanti che possono rappresentare la nostra cultura? Sono quelli dell'Ariston?
La storia ci parla di Giuseppe Verdi e Alessandro Manzoni, alleati nel segno dell'arte, che brindano e chissà, forse si ubriacano, auspicando la nuova Italia, figlia del Risorgimento.
Verdi, alla morte dell'amico, dedicarà uno dei migliori requiem della storia della musica (secondo, forse, solo a quello di Mozart).
Oggi nel 2015... Nek che brinda con Fabio Volo al futuro dell'arte italiana. Leggerissima differenza di spessore!
Una preghiera: cercate le piccole case editrici e leggete i loro libri. Frequentate i piccoli locali
e ascoltate i gruppi e gli artisti nelle cantine. Togliete la corteccia esteriore e immergetevi in profondità... scoprirete tutto un mondo!
Buone parole e musica a tutti!

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